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mercoledì 6 giugno 2012

LA TORRE INDETERMINATA

Tempo: non applicabile
Luogo: La Torre

Il vetro della finestra iniziava ad imbiancare, la neve si appoggiava dolcemente ai bordi in rilievo, cresceva arrampicandosi fiocco su fiocco fino a rendere il vetro quadro una specie di  oblò.

>>  Adoro la neve sul viso, e il suo non rumore.<<

Nessuna ombra nella stanza, l'ombra era risucchiata, la Sua presenza OVUNQUE.

>> Molto interessante, Signore, ma non penso mi abbiate ingaggiato per disquisire del tempo.
Ditemi chi volete che io uccida e io vi dirò il costo.<<

Il Callgrim era immobile, il suo viso scheletrico non faceva trasparire emozioni, ma il freddo metallico della sala lo aveva colto di sorpresa, e con sorpresa si era ritrovato a provare timore.Timore di non essere il Cacciatore, ma solo la pedina.

L'ordine non attraversava un gran momento, bisognava trovare introiti per continuare la conquista dei settori esterni a la loro disinfestazione, questa era una buona occasione, per quanto rischiosa.
Quando il contratto era stato approvato il Callgrim aveva accettato di impiegare Un'ombra Maestra, uno Spettro, aveva richiamato l'Hexxer e risvegliato uno dei colossi.
Nonostante sembri meno avanzato dei colossi di metallo Glyani lo Spettro è molto più potente di ciò che sembra, e naturalmente aveva compiuto la sua missione.
Ora la partita era in stallo, il Blocco era stato abbattuto dai cannoni a proiettili dello Spettro, tutte le sue protezioni energetiche erano servite a ben poco contro i buoni, vecchi, proiettili.
Lo spettro vagava silenzioso su quel planetoide, ma il bastardo si nascondeva bene, piegava il tempo, il Callgrim lo sapeva, quei piccoletti con la testa grossa lo facevano sempre, nascondersi nelle pieghe del tempo era la prima cosa che imparavano dopo il pisciare.

Toccava a lui adesso, la decisione, impiegare una squadra dell'ordine o occuparsene personalmente, ma questo sarebbe costato parecchio al committente.

Il suono della voce del tiranno era metallico come la stanza e la sedia che chiamavano trono:

>> Ucciderlo sarebbe troppo semplice.
      Portamelo.<<

Il Calgrimm capì che doveva per forza occuparsene di persona, quel vecchio bastardo non avrebbe accettato errori.

Tempo: Presente
Luogo: esterno della Torre

I Motori Warp si accesero non appena toccò il tasto posto sotto il risvolto del suo guanto, salì a bordo guardando verso terra, non sopportava la vista di quella Torre, apri il link con l'ordine.
Sfiorò pe rl'ennesima volta le sue due armi, come a sincerarsi che ci fossero ancora.
La moto sobbalzò, come tutta la tecnologia dell'ordine non era ne silenziosa ne docile, si alzo a strattoni dal suolo e partì.





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